Subnautica ha passato più di qualche anno in Accesso Anticipato. Unknown Worlds lo annunciò nel 2013 e lo pubblicò nel 2015. L'obiettivo era accodarsi al successo del genere survival, ma con un titolo originale che proponesse una sfida inedita e innovativa. Al lancio Subnautica ottenne un buon successo, non al livello di "Ark: Survival Evolved" o "Rust", ma riuscì comunque a vendere più di un milione di copie. Subnautica non è mai stato cambiato e, nonostante di caratteristiche ne siano state aggiunte molte nel corso degli anni, la versione finale appare fedele alla visione originale.
Sopravvivenza
Subnautica non prende per mano il giocatore. Certo, qualche rudimento lo dà, ma spetta a noi scoprire come cavarcela. La prima cosa da fare è uscire dal dalla capsula di salvataggio e tuffarsi. Ci accorgiamo subito di essere finiti su una specie di secca: la zona di mare intorno alla capsula è popolata da pesci generalmente amichevoli e, soprattutto, commestibili.
Ci sono anche dei materiali raccoglibili che ci permetteranno di costruire il primo equipaggiamento, utilizzando un apparecchio posto all'interno della nostra "casa". Per scoprire come sfruttare minerali, flora e fauna non bisogna fare altro che raccoglierla; infatti ogni volta che prendiamo qualcosa il sistema l'analizza e aggiunge delle ricette al nostro inventario, dicendoci quali sono le materie prime necessarie per realizzarle.
Caratteristiche
Nelle fasi iniziali già si nota una grossa differenza rispetto a molti altri survival: l'esplorazione, con la raccolta di materie prime, è appassionante. Il survival medio di solito ha delle lunghissime sezioni in cui non si fa altro che scavare o raccogliere materiali vari per diverse ore di gioco. In Subnautica la raccolta delle risorse è molto più rapida: bisogna immergersi e andare alla ricerca di piccole rocce o di pesci, scandagliando i fondali con gli appositi strumenti e infilandosi nelle molte cavità naturali presenti.
I fattori da tenere in considerazione durante l'esplorazione non sono molti: salute, fame, sete e riserva di ossigeno. Da notare che, nonostante vadano ovviamente considerati, i bisogni primari non opprimono mai il giocatore.
Andamento del gioco
Subnautica ha una struttura di gioco ben definita, anche se non lo si direbbe fatta di cerchi concentrici: il giocatore parte dal centro e, mano a mano che scopre nuovi materiali, ottenendo di conseguenza strumenti avanzati, può allargare il suo raggio d'azione, raggiungendo luoghi che prima gli erano irraggiungibili per vari motivi. Per esempio, all'inizio disponiamo di una riserva d'aria limitata per le immersioni, ma dopo pochi minuti di gioco riusciamo a costruire delle bombole che ci consentono di stare più a lungo sul fondo del mare. Con una torcia possiamo esplorare le cavità più buie, con un coltello possiamo raccogliere dei materiali imprendibili a mani nude, mentre con una tuta antiradiazioni possiamo avvicinarci alla carcassa della nostra "nave madre" che é per più di metà esplosa.
Il bello di Subnautica è che, dopo lo spaesamento iniziale che rende bene lo stato mentale di qualcuno che si ritrova in una condizione estrema con pochissime risorse, si comincia a seguire il filo del gioco. Risolti i problemi di sussistenza, si gode di ogni scoperta come se fosse un grande raggiungimento, ritrovandosi ad affrontare problemi prima impensabili. Fortunatamente morendo non si è costretti a ricominciare da zero, si perdono le ultime risorse che si sono ottenute negli ultimi minuti, in questo modo simula il ripristino di un salvataggio precedente o per i più furbi, vieta di suicidarsi con le risorse nell'inventario in modo da tornare a casa più velocemente. Tutto ciò solamente se non si sta giocando in modalità hardcore, in questo caso quando muori devi rinunziare da capo.
