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Bisogna scindere il gioco in due parti: una modalità base, a pagamento, dove i giocatori devono cooperare per salvare il mondo e la modalità Battle Royale, disponibile gratuitamente, e che è stata la vera esca per il pubblico.Per capire cosa significhi “battle royale” (localizzato in italiano come “battaglia reale”) basti pensare alla serie di libri e film Hunger Games: fino a cento giocatori vengono radunati all’interno di una mappa, dove devono costruire nuovi materiali per proteggersi, raccogliere armi sempre più potenti ed essere gli ultimi a sopravvivere. Il tutto mentre la mappa continua a restringersi, così che i giocatori siano obbligati ad avere un approccio offensivo, che garantisce partite da brivido.
La struttura del gioco è ciò che ha favorito l’enorme diffusione di Fornite: in inglese si parla di “easy to play, hard to master”, ossia uno schema di meccaniche attraverso cui chiunque può iniziare a giocare e divertirsi, ma per diventare davvero bravi servono decine (o addirittura centinaia) di ore di gioco. Oltre a spararsi l’un l’altro, infatti, Fortnite implementa una meccanica di costruzioni e di interazione con l’ambiente che lo ha contraddistinto enormemente rispetto a un altro gioco del genere: PlayerUnknown’s Battlegrounds, che di fatto ha sdoganato i “battle royale” fra i videogiochi e a cui Fornite si è senz’altro ispirato.
Per capire però cosa stia dietro a un simile successo, non ci si deve affidare solo alla bontà del gioco in sé e alla sua grafica colorata e cartoonesca. Ci sono infatti altre ragioni, e la prima è che Fortnite Battaglia Reale è un gioco completamente gratuito e quindi accessibile a chiunque lo voglia anche solo provare senza spendere nulla. Le microtransazioni con denaro vero (che sono poi il vero motore economico del gioco) riguardano inoltre solo elementi estetici per personalizzare e abbellire il proprio personaggio, rimanendo quindi del tutto opzionali e non diventando mai un modo per potenziarsi o guadagnare un vantaggio in termini di gameplay sugli altri giocatori (il cosiddetto e odiato pay-to-win).
Il motivo alla base del successo del gioco riguarda la versione mobile per iOS (anch’essa gratuita) che, seppur limitata da controlli touch molto meno precisi e comodi rispetto a quelli su PC e console, si è abbattuta sul mercato dei giochi mobile come un fulmine a ciel sereno. E, su questo versante, la versione per Android attesa nel corso dell’estate non farà altro che aumentare a dismisura la base utenti (e parliamo di centinaia di milioni di possibili giocatori in più).
sono d'accordo fortnite è il miglior battle royale
bello ma ultimamente sta passando di moda