Recensione dell'acclamato titolo della Red Barrels: Outlast.
Outlast è un gioco horror sviluppato da Red Barrels nel 2014.
Il nostro protagonista è un giornalista il quale deve indagare su un misterioso caso in un manicomio. Una volta arrivato però si rende conto che qualcosa non va. Infatti il manicomio è disseminato di cadaveri ed i pazienti sono tutti liberi e imprevedibili. I pazienti sono caratterizzati dal corpo con parti mancanti e ricucite. Durante il gioco troveremo diversi nemici da cui scappare o sconfiggere come un uomo grande e grosso il cui intento è mangiarci, oppure un dottore impazzito il quale scopo sarà studiarci e dissezionarci, oppure semplicemente chi vuole picchiarci fino ad ucciderci. Il gioco presenta vari colpi di scena e pur essendo un indie a prima vista sembrerebbe un gioco tripla A. La grafica seppur si tratti di un gioco un pò vecchiotto è davvero gradevole, sia alla luce che con la telecamera ad infrarossi la quale è stata studiata in maniera geniale. Infatti durante la maggior parte della storia la telecamera sarà indispensabile per continuare, essa infatti permette di filmare gli eventi insoliti e grazie ai suoi infrarossi riusciremo a guardare nel buio, davvero utile quando si corre per la vita! Il gameplay è davvero ben strutturato, infatti noi non potremo fare nulla contro i nemici che si porranno davanti a noi, potremmo solo scappare e nasconderci. Questo gioco non vuole prendere in giro nessuno e cerca di essere il più reale possibile, sapendo che un giornalista non può avere la meglio contro un pazzo palestrato.
Il gameplay è principalmente strutturato attorno alla telecamera ed ai nascondigli, i quali saranno essenziali durante una fuga, essi potranno essere letti, armadietti ecc. Vi assicuro che il gioco da davvero un'inquietudine enorme grazie alla magnifica colonna sonora e dagli scenari terrificanti. Non mancano di certo i Jumpscare, i quali saranno frequenti e davvero improvvisi.
Lo consiglio vivamente a chi piace il genere survival-horror.