....oppure no??
In questo mio primo articolo vorrei proporvi uno spunto di riflessione. L'open world è davvero così importante nei videogiochi oppure è più un mezzo utilizzato dal marketing per promuovere il gioco e farlo sembrare un capolavoro?
Effettivamente, un po' perché essendo un elemento così preponderante nel gameplay salta subito all'occhio e un po' perché essendo quasi sempre associato a produzioni tripla A sembra che l'open world sia diventato il metro di giudizio principale per valutare un gioco e decidere se esso sia buono e ben fatto o meno. Da videogiocatore mi capita molto spesso di interfacciarmi con altri videogiocatori e/o comunque persone che condividono la passione per questo medium e ancora più spesso sento da questi ultimi, all'annuncio di un nuovo gioco, la frase "Eh guarda che bell'open world" oppure "Ma è open world?" o ancora "Fosse stato open world sarebbe tutta un'altra cosa"
Volendo analizzare per un attimo la situazione attuale dobbiamo fare un passo indietro, se penso ai primi open world capisco perché questa particolare parte del gameplay di un videogioco sia stata così innovativa, dirompente e travolgente. Passare da un classico sistema a livelli ben definiti, corridoi, binari, mappe piccole e chiuse ad un mondo in grado di essere esplorato senza vincoli, libero, dato in mano al giocatore e ad uso del giocatore ha cambiato per sempre il modo di videogiocare e di intendere il videogioco. Ma questa idea allora non ha "vinto" solo per questo motivo ma anche perché era un'idea INNOVATIVA, che spingeva la programmazione e le macchine al limite o che comunque era sinonimo di produzione tripla A a causa dei costi, del tempo di sviluppo ecc ecc...
Ma tornando al presente sembra che il tempo si sia fermato. Nonostante tutto il resto del medium si sia evoluto (a volte anche in peggio... microtransazioni *coff *coff early-access *coff *coff) la variabile Open World è diventata una costante: qualsiasi gioco venga proposto se non è open world agli occhi del consumatore medio non è un gran gioco o per lo meno non lo è tanto quanto lo sarebbe stato se fosse a mondo aperto.
Secondo me questa mentalità non solo è sbagliata ma è anche dannosa per noi utenti e consumatori.
Con i mezzi moderni fare un open world è facilissimo, ma se vi presentassi un gioco con una mappa gigantesca, aperta, ma pressoché vuota? sareste contenti e gridereste al capolavoro? Fareste la fila per aggiudicarvi una copia del mio nuovissimo "Simulatore di camminata"?
Non credo. (In caso contrario commentate qui sotto che ci accordiamo sul prezzo)
Per concludere questo mio spunto di riflessione vorrei rendervi partecipi della mio punto di vista. Quello che conta non è se un gioco è open world o quanto è grande la mappa ma il nocciolo della questione è sempre e solo uno: il GAMEPLAY, cioè, cosa posso fare in questo open world? quante interazioni ho? come sono costruite le missioni? sono ripetitive? monotone? si riducono tutte in cammina dal punto A al punto B sparando ogni tanto?
Perché se fosse così preferisco di gran lunga un gioco piccolo, a livelli o corridoi ma con un gameplay unico, bello, coinvolgente e indimenticabile. Qualcosa che mi faccia sentire sbalordito come chi davanti ai primi open world guardava esterefatto lo schermo con la voglia matta di esplorare ogni angolo (senza che venisse incentivato da collezionabili come oggi...)
C'è un ultimo punto che secondo me vale la pena di analizzare: prima ho detto che questa mentalità è anche dannosa per noi videogiocatori ed è così perché se perdiamo il nostro spirito critico e qualsiasi cosa ci va bene purché sia open world facciamo il gioco di quei "furbetti" che vogliono venderci qualcosa a tutti i costi oppure di coloro che non si vogliono impegnare per costruire un prodotto bello, godibile e divertente ma che vogliono i migliori risultati con il minimo sforzo creando giochi vuoti...
...ma Hey è un Open World.
Ultimamente la maggior parte dei giochi sono open world ma la vedo più che altro un modo per far rimanere gli utenti attaccati ad esso :/
Bell'articolo bravo se potessi ti metterei un mi piace