Di League of Legends si è parlato moltissimo negli ultimi due anni, ma la prima versione del gioco, rilasciata anche sugli scaffali retail, risale al 2009. Da allora, la produzione di Riot di strada ne ha fatta, diventando in breve tempo il gioco online più condiviso del pianeta, al punto da rappresentare, forse, uno dei motivi per cui anche Valve ha deciso di riportare a nuova vita l'originale mod di Warcraft III, Defense of the Ancients. League of Legends eDOTA 2 condividono infatti, in buona parte, le proprie origini, dato che entrambi sono stati sviluppati con il prezioso contributo dei modder responsabili dell'originale formula di gioco. Ad oggi, con DOTA 2 ormai ufficialmente rilasciato, la "guerra dei numeri" tra le due software house è molto difficile da interpretare, dato che Valve tende da sempre ad essere piuttosto protettiva nei confronti delle sua statistiche. In ogni caso, nonostante il post-rilascio di DOTA 2 abbia visto un'ottima crescita, al momento i record sono saldamente nelle mani di Riot, la quale può ancora vantare più di trenta milioni di giocatori unici al mese e un picco di utenti connessi contemporaneamente di oltre cinque milioni. Ripercorriamo insieme i motivi di questo successo, analizzando anche gli aggiornamenti dell'ultimo periodo
Da Defense of the Ancients a LoL
League of Legends, proprio come DOTA 2, è un diretto discendente dell'originale mappa Defense of the Ancients, creata da alcuni membri della community di Warcraft 3, e ne mantiene infatti diverse caratteristiche fondanti. La mappa principale, nota come Landa degli Evocatori, si presenta nella classica forma a tre sentieri, con le basi contrapposte e dieci Campioni divisi in due squadre. Tutti i giocatori cominciano ogni partita al livello uno e possono arrivare fino al 18, sbloccando progressivamente quattro abilità d'attacco, e acquistando oggetti dagli shop con il denaro accumulato uccidendo gli NPC avversari e gli altri giocatori. Grazie al bilanciamento operato da Riot, la maggior parte delle sessioni di gioco di League of Legends si svolge in maniera piuttosto ordinata, soprattutto se a parteciparvi sono giocatori con un certo quantitativo di esperienza sulle spalle. Qualche colpo di scena non manca mai, ma il basso costo in mana delle abilità d'attacco, il rapido accumulo di oro e le dimensioni limitate della mappa portano a svolgimenti molto strutturati, che perlopiù seguono una classica progressione in tre movimenti. Con la squadra inizialmente divisa sui sentieri, dal controllo delle linee si passa all'avanzamento verso le torri, per poi riunire il team al fine di sferrare l'attacco finale. Altra particolarità degli gameplay di League of Legends è la grande velocità con cui i Campioni si spostano sulla mappa, cambiando istantaneamente direzione e sferrando attacchi fisici e magici in una frazione di secondo, portando a scontri che non solo vedono un gran numero di abilità utilizzate contemporaneamente, ma possono risolversi anche in un niente di fatto, con disingaggio e fuga reciproci (un evento più raro, ad esempio, nel principale concorrente targato Valve, dove gli scontri si concludono spesso con un'eliminazione). Questo anche grazie agli incantesimi dell'evocatore, altra particolarità del gioco, ossia due abilità liberamente selezionabili da un pool che ne conta complessivamente 13. Tra le più utilizzate, infatti, vi sono quelle espressamente dedicate a fuggire dai gank e dagli scontri uno contro uno.
A giocare un ruolo molto importante nelle meccaniche del gameplay vi sono anche le Rune e le Maestrie. Queste ultime funzionano come i classici alberi abilità dei MMORPG (vedi World of Warcraft), con punti che si sbloccano all'aumento del livello evocatore. Le Rune sono invece da acquistare (anche in questo caso, con valuta di gioco o soldi veri), e forniscono bonus relativi alle caratteristiche di base dei singoli campioni (attacco, difesa, velocità di base e molte altre). Naturalmente, un giocatore intenzionato a usare più campioni dovrà avere da parte diverse configurazioni di Rune e Maestrie, aggiungendo un ulteriore livello di strategia al gameplay. Nel complesso, come dimostrato anche dai molti siti ricchi di statistiche sulle percentuali di vittorie conseguite dai singoli campioni, il lavoro di bilanciamento complessivo svolto da Riot è notevole.
Qualora alcuni campioni dovessero rivelarsi troppo efficaci, o presunti tali, in alcuni dei loro aspetti, la modalità Draft e le partite Ranked (alle quali si può partecipare solo dopo aver raggiunto il trentesimo livello evocatore) permettono di "bannare" tre campioni per parte prima dell'inizio dello scontro, aggiungendo al bilanciamento operato dalla software house un ulteriore aspetto strategico. Quanto al livello di sfida offerto, League of Legends propone effettivamente una curva iniziale d'apprendimento meno ripida rispetto al suo principale concorrente, a causa di un gran numero di fattori, tra cui l'assenza del deny (abbiamo spiegato cos'è nella nostra guida in due parti), le abilità con inferiore costo in mana, i movimenti più rapidi, le uccisioni che non sottraggono denaro alla vittima e via discorrendo. Ciononostante, una volta superate le prime fasi e raggiunto un livello evocatore attorno al 20, il matchmaking comincerà a fare il suo lavoro, e scoprirete quanto spesso altri giocatori con più esperienza e organizzazione possano impartire lezioni di umiltà, confermando come l'abilità del singolo e le meccaniche di squadra contino molto di più di qualunque set di Rune.
Modalità alternative
La Landa degli Evocatori non è l'unica modalità offerta da League of Legends. I menu del client propongono infatti diverse alternative, tra cui la più recente è la mappa Abisso Ululante, che ospita le cosiddette partite ARAM. Delle loro caratteristiche ne abbiamo già ampiamente discusso nello speciale dedicato, e non ci dilungheremo qui, limitandoci a confermare come la modalità rappresenti un ottimo diversivo alle partite classiche, offrendo scontri nettamente più brevi e frenetici, seppure un pizzico di strategia sia sempre necessaria per ottenere buoni risultati.
Selva Demoniaca è invece una mappa che ospita due squadre da tre giocatori. Con alcune differenze, come la maggiore disponibilità d'oro e la partenza dal livello 3, si tratta di una versione velocizzata, e con sole due linee da controllare, della Landa degli Evocatori, che si presta a partite più brevi (massimo mezz'ora) e frenetiche. Nella parte centrale della mappa trovano posto due Altari, con bonus per chi riuscirà a ottenerne il controllo. Design completamente diverso invece per la Valle dei Cristalli, mappa per cinque giocatori strutturata ad anello con punti di controllo disposti tutt'intorno. Nella parte centrale sono disponibili, per chi riuscirà a conquistarseli, dei buff, mentre il completamento di brevi missioni porterà a bonus per tutto il team. Ognuna di queste modalità è stata oggetto di un preciso studio da parte degli sviluppatori, e bilanciata con modifiche allo shop (alcuni item sono infatti esclusivi per certe modalità) e agli equilibri generali. Il risultato, complessivamente, è un'offerta ludica invidiabile. Sebbene la Landa degli Evocatori rimanga sempre il punto di riferimento (e, non a caso, l'unica ad ospitare le partite classificate), le alternative presentano tutte delle particolarità interessanti, in particolare ARAM (o Abisso Ululante), che riesce a condensare con efficacia l'ultima fase di una partita normale in pochi, frenetici minuti.